Luca la guardò sorpreso, gli occhi sgranati. “A me? Davvero ti… tocchi pensando a me?”
Lisa annuì lentamente, il viso in fiamme. “Sì… So che non dovrei, ma… non riesco a farne a meno. Il modo in cui mi guardi, in cui mi fai sentire desiderata… Mi fa venire voglia di…”
Si interruppe bruscamente, mordendosi il labbro. Aveva già detto troppo.
Pensiero di Luca: “Oddio… Si masturba pensando a me. Non posso crederci. L’idea di lei che si tocca immaginando le mie mani, la mia bocca… Mi sta facendo impazzire.”
Luca respirò a fondo, cercando di calmare il tumulto dei suoi sensi. “Lisa, io… Non sai cosa darei per poterti toccare come voglio. Per poterti far provare il piacere che meriti. Ma lo sai che non possiamo…”
Lisa gli mise una mano sulla coscia, facendolo trasalire. “Lo so… Ma possiamo sempre immaginare, no? Possiamo dirci cosa ci piacerebbe farci, senza farlo davvero. Come un gioco…”
“Cosa sto facendo? Sto davvero proponendo di parlarci delle nostre fantasie sessuali? Dio, quest’uomo mi fa perdere la testa. Voglio sapere tutto quello che immagina di farmi…”
Luca le lanciò uno sguardo incendiario, la gola improvvisamente secca. “Okay… Allora dimmi. Cosa immagini quando ti tocchi pensando a me? Cosa vorresti che ti facessi?”
Lisa chiuse gli occhi, lasciando che le immagini prendessero forma nella sua mente. “Immagino le tue mani su di me… Che mi accarezzano ovunque, lentamente. Immagino la tua bocca sul mio seno, che mi lecca e mi morde fino a farmi impazzire. E poi immagino di sentire le tue dita…”
Luca emise un gemito strozzato, stringendo il volante fino a far sbiancare le nocche. “Dio, Lisa… Non sai cosa mi fai quando parli così. Vorrei essere io quelle mani, vorrei assaggiarti tutta, farti gridare il mio nome…”
L’aria nell’abitacolo dell’auto sembrava essere diventata improvvisamente rovente, carica di elettricità. Entrambi respiravano affannosamente, i corpi tesi allo spasmo dal desiderio insoddisfatto.
“Se continua così non rispondo più di me stesso. Devo fermarla prima di fare qualcosa di cui potremmo pentirci entrambi…”
Con uno sforzo immane, Luca staccò la mano di Lisa dalla sua coscia. “Forse… forse è meglio se cambiamo argomento per ora”, disse con voce rauca. “Non so per quanto ancora riuscirei a trattenermi dal fermare la macchina e saltarti addosso.”
Lisa annuì, riprendendo lentamente contatto con la realtà. “Hai ragione… Scusa, non so cosa mi è preso. È che con te mi sento così… libera. Come se potessi essere completamente me stessa, senza filtri.”
Luca le sorrise dolcemente, portandosi la sua mano alle labbra per un bacio casto. “È così che voglio che ti senta con me. Libera e desiderata. Anche se non possiamo… concretizzare, questo non cambia quello che proviamo. Sei sempre nei miei pensieri, Lisa. In ogni momento.”
“Oh, Luca… Se solo le cose fossero diverse. Se solo potessimo amarci senza riserve, senza sensi di colpa. Vorrei essere tua in ogni modo possibile.”
La conversazione scivolò su temi più leggeri per il resto del viaggio, ma la tensione erotica tra loro rimase palpabile, come una corrente elettrica sotterranea. Sapevano entrambi che stavano giocando con il fuoco, spingendosi sempre più vicini a un limite che non avrebbero potuto superare.
[l’immagine è da www.freepik.com]
Speak Your Mind