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Luca era seduto sul divano di casa, fissando lo schermo del telefono con un misto di aspettativa e nervosismo. Sua moglie era fuori città per lavoro e lui si sentiva stranamente solo e irrequieto.

All’improvviso, il telefono vibrò. Un messaggio di Lisa.

“Ehi… Che fai di bello tutto solo soletto?”

Luca sorrise tra sé. A quanto pareva, non era l’unico a sentire la mancanza dell’altro.

“Niente di che. Guardo un film noioso in tv. Tu? Anche tu sola stasera?”

“Già… Mio marito è via per una conferenza. Casa tutta per me. Mi sento un po’ giù…”

Luca esitò per un attimo, poi digitò: “Posso fare qualcosa per tirarti su il morale?”

Ci fu una pausa più lunga del solito. Poi: “Forse sì… Potresti dirmi cosa avresti fatto se l’altro giorno in ufficio non ti fossi fermato…”

Luca trattenne il respiro. Sapeva che stavano per inoltrarsi in un territorio pericoloso, ma l’eccitazione era più forte della prudenza.

“Ti avrei baciata, Lisa. Non solo i piedi. Ovunque. Ti avrei adorata con le labbra fino a farti impazzire di piacere.”

Un altro lungo silenzio. Poi: “Continua… Voglio sapere tutto.”

E così iniziò un lungo, rovente scambio di messaggi in cui entrambi riversarono tutte le fantasie, i desideri, le cose non dette che avevano accumulato in quei mesi di attrazione repressa.

Luca le descrisse in dettaglio come avrebbe voluto baciarla, accarezzarla, assaggiarla in ogni punto. Come sognava di sentirla fremere e contorcersi sotto di lui, di sentirla gridare il suo nome nell’estasi.

Lisa rispose con altrettanta audacia, confessandogli quanto aveva immaginato le sue mani, la sua bocca sul suo corpo. Quanto aveva desiderato sentirlo dentro di sé, essere presa da lui con passione selvaggia.

Man mano che i messaggi si facevano più espliciti, entrambi sentivano il desiderio montare come una febbre, il bisogno dell’altro farsi quasi doloroso nella sua intensità.

A un certo punto, Lisa mandò una foto. Era un primo piano delle sue gambe nude, con una mano che spariva sotto la gonna in una posa inequivocabile.

“Guarda cosa mi fai fare, Luca… Guarda come mi fai impazzire di desiderio per te.”

Luca chiuse gli occhi, sopraffatto da un’ondata di eccitazione quasi violenta. Con dita tremanti, digitò:

“Voglio essere lì con te, Lisa. Voglio essere io quella mano… Voglio farti godere come non hai mai goduto in vita tua.”

La risposta di Lisa fu quasi immediata. “Anch’io voglio che tu sia qui… Voglio sentirti dentro di me, voglio essere tua in ogni modo possibile. Ti prego, Luca… Dimmi che mi vuoi quanto ti voglio io.”

“Ti voglio da impazzire, Lisa. Ti voglio più di quanto abbia mai voluto qualcuno o qualcosa. Farei follie pur di averti, anche solo per una notte.”

E così continuarono per ore, scambiandosi confessioni infuocate e promesse appassionate, masturbandosi ognuno nel proprio letto al pensiero dell’altro, immaginando di essere insieme, pelle contro pelle, carne dentro carne.

Quando alla fine, esausti e appagati, si diedero la buonanotte, entrambi sapevano che qualcosa era cambiato per sempre. Che quei messaggi erano solo l’inizio, un assaggio di quello che avrebbero potuto avere se solo avessero trovato il coraggio di prenderselo.

Ma per quella notte, il sogno di un amore proibito era abbastanza. Domani avrebbero affrontato la realtà e tutte le sue complicazioni.

Per quella notte, potevano perdersi nella fantasia di essere finalmente, completamente, l’uno dell’altra.

(Immagine da Freepik.com)

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