Luca accostò l’auto davanti all’edificio dove viveva Lisa. Spense il motore, ma nessuno dei due accennò a muoversi. C’era una strana elettricità nell’aria, una consapevolezza che qualcosa stava per succedere.
Lisa prese una sigaretta e l’accese, più per avere qualcosa da fare con le mani che per reale desiderio di fumare. Sapeva che avrebbe dovuto semplicemente ringraziare Luca e scendere dalla macchina, ma non riusciva a convincersi a interrompere quel momento sospeso nel tempo.
Luca la guardava in silenzio, gli occhi che seguivano ogni suo movimento con un’intensità quasi palpabile. Quando Lisa si voltò verso di lui, il respiro le si mozzò in gola davanti all’ondata di desiderio che vide sul suo viso.
Senza una parola, Luca si sporse verso di lei e la baciò con foga, come se non potesse più trattenersi. Lisa rispose con altrettanta passione, abbandonandosi alla sensazione delle labbra di Luca sulle sue, della sua lingua che esplorava con avidità la sua bocca.
Fu un bacio lungo, profondo, che sembrava non finire mai. Le mani di Luca affondarono nei capelli di Lisa, attirandola ancora più vicino, mentre quelle di lei si aggrappavano alle sue spalle, al suo collo, come per ancorarsi a lui.
“Dio, quanto lo voglio… È come se tutto il mio corpo gridasse per lui, per il suo tocco. Non ho mai provato un desiderio così intenso, così travolgente. Mi sento bruciare dalla voglia di sentirlo dentro di me…”
Senza quasi rendersene conto, Lisa lasciò scivolare una mano lungo il corpo di Luca, fino a raggiungere il suo grembo. Quando sentì la sua eccitazione premere contro il palmo, dura e pulsante, non riuscì a trattenere un gemito nella bocca di lui.
Pensiero di Luca: “Oddio, mi sta toccando… Riesce a sentire quanto la desidero, quanto la voglio. È così eccitante, così proibito… Vorrei solo che questo momento non finisse mai, che potessimo restare qui a baciarsi e accarezzarsi per sempre…”
Come in un sogno, senza mai interrompere il bacio, Lisa iniziò ad armeggiare con la zip dei pantaloni di Luca. Lui sussultò quando sentì le sue dita fresche sfiorare la pelle bollente, ma non fece nulla per fermarla, troppo perso nelle sensazioni travolgenti che gli stavano dando le sue labbra e il suo tocco.
Con gesti lenti e delicati, sempre tenendo gli occhi chiusi come per non rompere l’incantesimo di quel momento, Lisa liberò l’erezione di Luca e iniziò ad accarezzarla dolcemente, esplorando ogni centimetro di quella carne calda e pulsante.
Luca gemette nella bocca di lei, sopraffatto da un piacere mai provato prima. Sapeva che avrebbe dovuto fermarla, che quello che stavano facendo era rischioso e avventato, ma non riusciva a connettersi abbastanza da formulare un pensiero coerente. C’erano solo le mani di Lisa su di lui, il suo profumo inebriante, il suo sapore sulla lingua.
“È così eccitante, così intimo… Non ho mai voluto dare piacere a qualcuno come voglio darlo a lui in questo momento. Voglio farlo impazzire, voglio sentirlo tremare e fremere sotto il mio tocco…”
Lisa intensificò le sue carezze, stringendo leggermente la presa, muovendo la mano su e giù in un ritmo sempre più serrato. Sentiva il corpo di Luca tendersi e tremare contro il suo, il suo respiro farsi sempre più affannoso e irregolare.
Sapeva che era vicino al culmine, che bastava poco per farlo precipitare oltre il baratro dell’estasi. E lei voleva regalargli quel piacere, quell’abbandono totale, come mai aveva voluto nient’altro nella vita.
Con un ultimo, deciso movimento del polso, lo portò al limite e oltre, sentendolo pulsare e contrarsi nel suo pugno mentre raggiungeva l’apice con un gemito strozzato.
Per lunghi, meravigliosi istanti rimasero così, stretti l’uno all’altra, le fronti appoggiate insieme, i respiri che si mescolavano mentre Luca si abbandonava agli ultimi fremiti di quel piacere sconvolgente.
Quando finalmente ritrovarono la forza di staccarsi, di aprire gli occhi e guardarsi, nei loro sguardi c’era una nuova consapevolezza, una nuova intimità. Sapevano di aver condiviso qualcosa di profondo e potente, qualcosa che li aveva legati in modo indissolubile.
“Lisa, io…” mormorò Luca con voce roca, cercando le parole per esprimere ciò che provava.
Ma Lisa lo zittì con un altro bacio, più dolce e tenero questa volta. “Shh… Non dire niente. È stato perfetto, meraviglioso. Il modo migliore per suggellare la promessa di ciò che ci aspetta.”
Si sorrisero con tenerezza, con la certezza di un futuro insieme nonostante le difficoltà del presente. Poi, con gesti lenti e riluttanti, si separarono, sistemandosi i vestiti e cercando di ritrovare una parvenza di normalità.
Lisa scese dalla macchina con gambe tremanti, sentendo ancora il fantasma delle labbra e delle mani di Luca sulla sua pelle. Si voltò a guardarlo un’ultima volta, con un sorriso carico di promesse.
“Buonanotte, Luca. Sogna di me.”
“Sempre, Lisa. Sempre.”
E con queste parole, Lisa si avviò verso casa, il cuore che batteva all’impazzata, il corpo ancora in fiamme di desiderio insoddisfatto. Sapeva che quella notte avrebbe faticato a prendere sonno, che la sua mente e il suo corpo sarebbero stati pieni solo di Luca, del suo tocco, del suo sapore.
Ma sapeva anche che quello era solo l’inizio, che presto o tardi avrebbero trovato il modo di amarsi completamente, senza più barriere o restrizioni. E quella consapevolezza, quella promessa di un futuro insieme, era abbastanza per farle sopportare l’attesa, per quanto frustrante potesse essere.
Perché Luca valeva ogni sacrificio, ogni difficoltà. Era l’amore della sua vita. E un giorno, molto presto, sarebbe stato suo in ogni modo possibile.
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