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ponte vecchio

Il Liceo di Lisa

Lisa: “Sai, ripensandoci, il liceo è stato un periodo così intenso… Pieno di prime volte, di scoperte, di emozioni che allora sembravano così grandi e definitive…”

Luca: “Già, anche per me. È stato quando ho capito che amavo la letteratura più di ogni altra cosa. Quando ho letto per la prima volta l’Odissea in greco originale… è stata un’esperienza quasi mistica.”

Lisa: (ridendo) “Solo tu puoi definire ‘mistica’ la lettura di un libro polveroso in una lingua morta! Io invece pensavo più alle prime esperienze… sai, il primo bacio, la prima cotta, quelle cose lì…”

Luca: (incuriosito) “Ah sì? E com’è stato il tuo primo bacio, se posso chiedere? Chi è stato il fortunato?”

Lisa: (con un sorriso sognante) “Si chiamava Marco, era il mio compagno di banco in prima liceo. Aveva questi occhi verdi incredibili, e un sorriso che mi faceva sciogliere… Ricordo ancora il giorno in cui finalmente trovò il coraggio di baciarmi, durante la gita scolastica a Firenze…”

Luca sentì una strana fitta allo stomaco nell’ascoltare Lisa parlare con tanta tenerezza di un altro ragazzo. Era una sensazione nuova per lui, che fino a quel momento aveva sempre ascoltato le storie di Lisa con distacco, quasi divertito. Ma ora, nell’immaginare le labbra di lei su quelle di questo Marco, provò un’improvvisa stretta di gelosia.

Lisa: “…eravamo sul Ponte Vecchio, al tramonto. Lui mi prese la mano, intrecciando le dita alle mie. Ricordo ancora la sensazione della sua pelle, calda e un po’ ruvida contro la mia. Mi guardò negli occhi, con un’intensità che mi fece tremare le gambe. E poi, lentamente, si avvicinò a me, fino a che i nostri nasi quasi si sfiorarono…”

Luca pendeva dalle labbra di Lisa, cercando di immaginare ogni dettaglio di quel momento. Nella sua mente, poteva quasi vedere le loro figure stagliarsi contro il cielo arrossato dal tramonto, le mani intrecciate, gli sguardi carichi di aspettativa e desiderio.

Lisa: “…chiusi gli occhi, il cuore che mi batteva all’impazzata. E poi, finalmente, sentii le sue labbra posarsi sulle mie, morbide e calde. Fu un bacio dolce all’inizio, quasi esitante. Ma poi Marco mi strinse a sé, una mano che mi accarezzava la schiena, l’altra affondata nei miei capelli. E il bacio si fece più profondo, più urgente. Quando sentii la sua lingua sfiorare la mia, fu come se una scossa elettrica mi attraversasse tutto il corpo…”

Luca si sentì avvampare nell’ascoltare quei dettagli così intimi. Chiuse gli occhi, cercando di immaginare le sensazioni che Lisa stava descrivendo. Le labbra di Marco sulle sue, il calore del suo corpo premuto contro il proprio, il sapore della sua lingua… Era come se stesse cercando di appropriarsi di quel ricordo, di viverlo in prima persona.

E mentre una parte di lui si sentiva in colpa per quei pensieri, un’altra, più oscura e primitiva, provava un’eccitazione mai sperimentata prima. Perché nell’immaginare Lisa abbandonarsi a quel bacio, nel visualizzare i suoi occhi chiusi e le sue labbra dischiuse, Luca sentiva crescere dentro di sé un desiderio bruciante, incontenibile.

Lisa: “…ci baciammo per quello che sembrò un’eternità, completamente persi l’uno nell’altra. Quando ci staccammo, avevo le labbra gonfie e il respiro affannato. Mi sentivo stordita, ubriaca di emozioni. E lo sguardo di Marco… era come se mi stesse vedendo per la prima volta, come se avesse scoperto un tesoro nascosto…”

Luca si rese conto di star stringendo i braccioli della sedia fino a farsi sbiancare le nocche. L’idea di Marco che guardava Lisa in quel modo, che la faceva sentire così speciale e desiderata, gli provocava una fitta dolorosa al petto. Era… gelosia, quella? Possessività? Come poteva provare emozioni così intense per un semplice ricordo adolescenziale della sua migliore amica?

Eppure, non poteva negare il tumulto che quelle immagini avevano scatenato dentro di lui. Il bisogno improvviso di essere lui al posto di Marco, di essere lui a stringere Lisa, a baciarla fino a toglierle il fiato. Era un desiderio così forte da spaventarlo, da farlo sentire vulnerabile e confuso.

Lisa: “…non ho mai dimenticato quel bacio, sai? È stato il mio primo assaggio di passione vera, di intimità. E in un certo senso, credo che abbia influenzato tutte le mie relazioni successive. Perché da quel momento, ho sempre cercato di provare di nuovo quelle emozioni, quell’intensità… anche se non ci sono mai riuscita davvero.”

Luca si riscosse dai suoi pensieri, cercando di ricomporsi. Si schiarì la voce, sperando che Lisa non si accorgesse del suo turbamento.

Luca: “Capisco… è un ricordo molto potente, molto bello. Grazie per avermelo raccontato, Lisa. Mi fa sentire… speciale, il fatto che tu condivida con me questi momenti così intimi.”

E mentre lo diceva, Luca si rese conto che era vero. Nonostante la gelosia, nonostante la confusione che provava, sentiva anche una profonda gratitudine per la fiducia che Lisa riponeva in lui. Per il fatto che lo considerasse degno di conoscere ogni parte di lei, anche quelle più segrete e preziose.

Forse, si disse, quei racconti non erano solo un modo per tormentarlo. Forse erano anche un segno di quanto il loro legame fosse unico, insostituibile. E forse, in un modo che ancora non riusciva a comprendere, lo stavano avvicinando a Lisa come mai avrebbe creduto possibile.

Luca dovette fare uno sforzo per mantenere un’espressione neutra, per non lasciar trapelare il tumulto di emozioni che quelle parole avevano scatenato in lui. Una parte di lui voleva dire a Lisa di smetterla, che non gli interessava sentire i dettagli dei suoi baci adolescenziali. Ma un’altra parte, più profonda e insistente, voleva sapere tutto, anche se faceva male.

Luca: (schiarendosi la voce) “Sembra… sembra davvero un bel ricordo. E poi com’è andata con questo Marco? È stata una storia importante?”

Lisa: “Oh no, in realtà durò solo poche settimane. Sai com’è a quell’età, tutto sembra così intenso ma poi passa in fretta. Però quel bacio… quello non l’ho mai dimenticato. È stato il mio primo assaggio di passione, di emozione vera. E in un certo senso, credo che abbia influenzato tutte le mie relazioni successive, l’idea che avevo dell’amore…”

Luca annuì, cercando di mostrarsi comprensivo e interessato. Ma dentro di sé, non poté fare a meno di chiedersi quanti altri baci, quante altre “prime volte” avessero segnato la vita sentimentale di Lisa. E soprattutto, non poté evitare di immaginare come sarebbe stato essere lui al posto di Marco, essere lui il primo a sfiorare quelle labbra, a far battere quel cuore…

Lisa notò il cambiamento nell’espressione di Luca, il modo in cui il suo sguardo si era fatto distante, quasi turbato. E per un attimo, si chiese se non avesse detto troppo, se rivelare così tanto di sé non avesse in qualche modo incrinato il loro equilibrio.

Ma poi, guardando più a fondo nei suoi occhi, vi colse qualcosa di diverso, qualcosa che le fece accelerare il battito: era gelosia quella che vedeva? Possessività, desiderio? L’idea che Luca potesse essere geloso del suo passato, che potesse volerla per sé in quel modo, la fece rabbrividire di un’emozione nuova e sconosciuta.

Forse, si disse, quei ricordi non erano solo un modo per rinsaldare la loro amicizia. Forse, senza volerlo, stavano portando a galla sentimenti che fino a quel momento erano rimasti sepolti, inespressi.

E mentre continuava a raccontare, mentre osservava il viso di Luca passare dalla curiosità al turbamento, Lisa sentì crescere dentro di sé una consapevolezza nuova, elettrizzante: che forse, il legame che li univa stava diventando qualcosa di più profondo e complesso di una semplice amicizia. Qualcosa di cui, forse, avevano entrambi un disperato bisogno.

[Photo di Flavio Vallone]

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