Era una torrida giornata d’estate e l’ufficio di Luca sembrava un forno nonostante le finestre aperte. Lui e Lisa, entrambi in pantaloncini per sopportare il caldo, erano chinati sulla scrivania a lavorare fianco a fianco su un articolo.
Lisa, concentrata sul pezzo, si era tolta le ballerine senza quasi accorgersene, incrociando le gambe nude sulla sedia. Era un gesto innocente, dettato dal desiderio di sentirsi a suo agio, come se fosse a casa propria.
Luca si stiracchiò sulla sedia, cercando di sciogliere la tensione nella schiena. Fu allora che il suo sguardo cadde sui piedi nudi di Lisa. Non era certo la prima volta che li vedeva, ma quella visione improvvisa e inaspettata gli provocò un brivido rovente lungo la spina dorsale.
Osservò le dita affusolate, le unghie smaltate di un rosa delicato, la curva elegante del collo del piede. Sentì la bocca seccarsi e il sangue fluire impetuoso verso il basso ventre. Arrossì violentemente, consapevole della propria reazione inequivocabile.
Lisa, percependo un cambiamento nell’atmosfera, si voltò verso di lui. Notò il suo sguardo incendiario fisso sui propri piedi e comprese all’istante cosa stava succedendo. Un sorriso malizioso le increspò le labbra quando vide il rigonfiamento sospetto sotto i pantaloncini di Luca.
Si sporse verso di lui e gli posò un bacio giocoso sulla guancia, soffiandogli nell’orecchio con tono scherzoso: “Ce la fai a continuare a lavorare?”
Luca trasalì a quel contatto inaspettato, sentendo il proprio viso andare a fuoco. Sapeva che Lisa aveva notato la sua eccitazione e questo, invece di imbarazzarlo, non fece che aumentare il suo desiderio.
“Non scommetterei su questo”, ribatté lui con voce roca, lanciandole uno sguardo carico di sottintesi. “Non quando mi distrai in questo modo.”
Lisa rise, una risata bassa e sensuale che gli fece formicolare la pelle. “Povero Luca, messo in crisi da un paio di piedi nudi. Chi l’avrebbe detto che fossi così sensibile.”
“Solo quando si tratta dei tuoi piedi”, mormorò lui prima di rendersi conto di quanto fossero audaci quelle parole.
Per un attimo si fissarono in silenzio, l’aria densa di elettricità tra loro. Erano perfettamente consapevoli del gioco pericoloso a cui stavano giocando, ma nessuno dei due sembrava intenzionato a tirarsi indietro.
Alla fine Lisa scosse la testa con un sorriso affettuoso e tornò a concentrarsi sullo schermo del computer. “Dai, cerchiamo di finire questo benedetto articolo. Poi magari potremo… approfondire l’argomento.”
Luca annuì, il respiro ancora affannoso, chiedendosi cosa intendesse esattamente Lisa con “approfondire”. Ma una cosa era certa: la complicità tra loro aveva appena raggiunto un livello completamente nuovo
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