La distribuzione delle calze
“Posso mettermele adesso.” Appoggiò il piede sulla mia sedia e iniziò a infilarsi l’autoreggente, con gesti lenti e sensuali, gli occhi fissi nei miei.
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“Posso mettermele adesso.” Appoggiò il piede sulla mia sedia e iniziò a infilarsi l’autoreggente, con gesti lenti e sensuali, gli occhi fissi nei miei.
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Mi sporsi per allacciarle la cintura. La mia mano finì sul suo seno mentre apriva gli occhi. Rimanemmo immobili. Poi, lei mise la sua mano sulla mia, per trattenermi.
Giorno 3 – Viaggio di ritorno da Roma Read More »
“Volevo scusarmi per ieri sera.” Prima che potesse finire, mi voltai e la baciai. Un bacio casto ma carico di passione. Quando ci staccammo, ansimavamo.
Le parole le morirono in gola quando mi vide uscire dal bagno nudo. Rimase pietrificata, gli occhi sgranati. Poi scappò via. Nulla sarebbe più stato come prima.
“Cosa immagini quando ti tocchi pensando a me?” le chiedo. Chiude gli occhi e inizia a descrivere. L’aria nell’auto diventa rovente, carica di desiderio.
Pensieri e dediche Read More »
Prima che potessi rispondere, mi mise in mano una foto e scappò via. Girai l’immagine e sentii il respiro bloccarsi. Era Lisa in topless, coprendosi timidamente il seno.
La conferma e il selfie Read More »
“Hai un corpo mozzafiato, credimi.” Le mie parole sono un balsamo per lei. Penso: lo amo. Penso: darei qualsiasi cosa per averla. Qualcosa è appena accaduto.
“Ho fatto molto più che tenerli con me,” le dico. “Li ho usati per dar sfogo a quello che provo per te.” Trattiene il respiro, intuendo perfettamente cosa intendo.
“A me i collant non interessano. Mi interessano solo perché sono i tuoi.” Lisa rimase senza fiato. Il loro rapporto stava prendendo una piega pericolosa.
“Mi devi regalare le tue calze rotte.” Scoppiò a ridere, convinta che stessi scherzando. Ma quando tornò, capì che non era uno scherzo. Volevo davvero i suoi collant