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Luca e Lisa erano immersi nel lavoro, come al solito, seduti fianco a fianco alla scrivania di lui. Lisa era particolarmente elegante quel giorno, con una gonna nera aderente e un paio di collant velati dello stesso colore. Aveva anche indossato scarpe col tacco, nonostante non le amasse particolarmente, perché dopo il lavoro sarebbe dovuta andare direttamente a una cena importante con suo marito e alcuni suoi clienti.

Pensiero di Luca: “Dio, è bellissima oggi. Quei collant neri le fanno delle gambe da urlo. E i tacchi… Non li mette quasi mai, chissà quanto le doneranno quando camminerà.”

La giornata trascorse tra il lavoro intenso e il solito scambio di battute scherzose e flirting innocente. A un certo punto, Luca notò qualcosa di strano sulle gambe di Lisa.

“Ehi, mi sa che hai una smagliatura sui collant”, le disse, indicando un punto appena sopra il ginocchio.

Lisa abbassò lo sguardo e sbuffò, contrariata. “Accidenti, hai ragione. E non ne ho un paio di ricambio, mannaggia!”

Pensiero di Lisa: “Fantastico, ci mancava solo questa. Ora dovrò andare a cena con i clienti di mio marito con i collant rotti. Farò una figuraccia.”

Luca rifletté per un momento, poi il suo volto si illuminò. “Lisa, lo sai che qui in redazione siamo pieni di calze, vero? Prendine pure uno che ti piace.”

Lei lo guardò sorpresa. “Davvero? Posso?”

Lui annuì, poi aggiunse con un sorriso malizioso: “Certo che puoi. Però mi devi regalare le tue calze rotte.”

Lisa scoppiò a ridere, convinta che stesse scherzando. “Affare fatto!”, esclamò, alzandosi per andare a cambiarsi.

Pensiero di Luca: “Le ho davvero chiesto le sue calze rotte? Cosa mi è saltato in mente? Non vorrà mica darmele sul serio…”

Qualche minuto dopo, Lisa tornò nell’ufficio con un paio di collant nuovi. Luca la stava aspettando con le mani tese e un sorriso sornione.

“Dove sono le mie calze?”, domandò con tono scherzoso.

Lisa arrossì, realizzando improvvisamente che non stava affatto scherzando. Voleva davvero i suoi collant usati, anche se rotti.

Pensiero di Lisa: “Oh mio Dio, fa sul serio. Vuole davvero le mie calze. Ma perché? Non sarà mica un feticista dei collant? No, impossibile… O forse…?”

Con un misto di imbarazzo e eccitazione, Lisa tirò fuori dalla borsa i collant rotti e glieli porse, sfiorando appena le sue mani nel passaggio.

“Ecco a te”, mormorò con voce tremante. “Spero che tu… ne faccia buon uso.”

Luca li prese con reverenza, come se fossero un dono prezioso. “Oh, stanne certa”, ribatté con voce roca, fissandola intensamente negli occhi.

Per un lungo momento rimasero così, occhi negli occhi, consapevoli che qualcosa di strano e inaspettato era appena successo tra loro. Qualcosa che andava oltre il loro solito flirting innocente.

Pensiero di Luca: “Non posso credere che me li abbia dati davvero. Il suo profumo è ancora qui, su questi collant. Dio, quanto la desidero…”

Pensiero di Lisa: “Perché sono così eccitata all’idea che abbia le mie calze? È sbagliato, eppure… Non riesco a smettere di pensarci. Cosa me sta succedendo?”

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