Il giorno dopo l’incidente della sera prima, Luca e Lisa si immersero completamente nel lavoro, partecipando a una serie di riunioni con l’editore e il suo staff. Come sempre, erano la professionalità fatta persona, concentrati e brillanti.
Ma sotto la superficie, entrambi erano in subbuglio. Ogni volta che i loro sguardi si incrociavano, ogni volta che si sfioravano accidentalmente, sentivano una scarica elettrica attraversarli, un brivido di desiderio e imbarazzo insieme.
Pensiero di Luca: “Non riesco a smettere di pensare a ieri sera. Al modo in cui mi guardava, come se volesse divorarmi. Dio, quanto vorrei poterla toccare, baciarla, farla mia…”
Pensiero di Lisa: “Oddio, è così difficile comportarsi normalmente dopo quello che è successo. Ogni volta che chiudo gli occhi, rivedo il suo corpo nudo, così perfetto. Mi sento bruciare di vergogna… e di desiderio.”
Finalmente, dopo una cena di lavoro con l’editore, tornarono in hotel esausti ma soddisfatti. Si avviarono verso le rispettive stanze in un silenzio carico di tensione.
Arrivati davanti alla porta di Luca, Lisa si schiarì la voce, imbarazzata.
“Luca, volevo scusarmi per ieri sera”, disse con voce tremante. “Non avrei dovuto entrare così nella tua stanza. È stato inappropriato e…”
Prima che potesse finire la frase, Luca si voltò di scatto verso di lei e la baciò sulle labbra, zittendola.
Fu un bacio casto, a bocca chiusa, ma carico di passione trattenuta. Le loro labbra si premettero insieme per un lungo momento, morbide e calde, mandando scintille di piacere lungo le loro colonne vertebrali.
Quando si staccarono, entrambi ansimavano leggermente, gli occhi dilatati dal desiderio.
“Non c’è problema”, sussurrò Luca con voce roca. “Anzi, sono felice che tu l’abbia fatto. Che tu mi abbia visto… tutto.”
“Oh mio Dio… Mi ha baciata. Finalmente mi ha baciata. E che bacio! Anche se casto, mi ha fatto tremare le gambe. Voglio di più, molto di più…”
“L’ho fatto. L’ho baciata. Non potevo più trattenermi. Avevo bisogno di sentire le sue labbra sulle mie, anche solo per un momento. Dio, quanto la desidero…”
Si fissarono per un lungo istante, il respiro affannoso, i corpi tesi dallo sforzo di trattenersi dal saltarsi addosso.
Poi, con un sorriso timido, Lisa si staccò da lui. “Buonanotte, Luca”, mormorò dolcemente.
“Buonanotte, Lisa”, rispose lui con voce roca.
Si separarono a fatica, ognuno diretto verso la propria stanza, il cuore che batteva all’impazzata, il corpo in fiamme di desiderio insoddisfatto.
Quella notte, entrambi fecero fatica ad addormentarsi, rigirandosi nel letto mentre rivedevano nella mente il bacio, le sensazioni che aveva scatenato in loro.
Sapevano che avevano oltrepassato un limite, che il loro rapporto non sarebbe mai più stato lo stesso. Ma in quel momento, persi nell’euforia di quel primo contatto intimo, non riuscivano a preoccuparsene.
Tutto ciò che contava era il sapore delle labbra dell’altro, la promessa di passione che quel bacio racchiudeva. E la speranza che fosse solo l’inizio di qualcosa di meraviglioso e terrificante insieme.
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