Il giorno dopo, Luca e Lisa si ritrovarono alla macchinetta del caffè durante una pausa. C’era un’aria strana tra loro, un misto di complicità e nervosismo dopo le confessioni del giorno prima.
Lisa si schiarì la voce, cercando di sembrare disinvolta. “Capo, ti sembrerò sfacciata, ma… vorrei un tuo giudizio sincero sul mio seno.”
Luca per poco non si strozzò con il caffè. Fissò Lisa incredulo, convinto che stesse scherzando. “E come facciamo? Per dare un giudizio serio dovrei poter vedere direttamente. Mi fai vedere le tette?”, ribatté ridendo.
Lisa arrossì violentemente, abbassando lo sguardo. “Scemo, lo sai che non posso…”
“Vorrei moltissimo fartele vedere. Vorrei sentire le tue mani su di me, il tuo sguardo che mi accarezza. Dio, sto impazzendo.”
Luca notò il suo imbarazzo e smise di ridere, rendendosi conto che forse non era uno scherzo. “Lisa, io… Non volevo metterti a disagio. Stavi parlando seriamente?”
Lisa annuì, il viso in fiamme. Prese un respiro profondo e disse: “Ho pensato che potremmo fare in un altro modo. Potrei… darti una foto e tu me la commenti. Se per te va bene.”
Prima che Luca potesse rispondere, Lisa gli mise in mano una foto e scappò via, troppo imbarazzata per restare.
Luca rimase a bocca aperta, fissando prima la foto, poi la figura di Lisa che si allontanava. Con mano tremante, girò l’immagine e sentì il respiro bloccarsi in gola.
Era una foto di Lisa in topless, che copriva timidamente il seno con le mani. Ma tra le dita si intravedevano i capezzoli turgidi, invitanti. Era un’immagine di innocenza e sensualità insieme, che gli fece ribollire il sangue nelle vene.
“Dio santo… È bellissima. Perfetta. Non avrei mai immaginato che potesse fare una cosa del genere. Mi vuole morto, non c’è altra spiegazione.”
Luca si guardò intorno furtivo, assicurandosi che nessuno lo vedesse. Poi infilò la foto nella tasca interna della giacca, vicino al cuore. Sapeva che avrebbe dovuto distruggerla, per rispetto a Lisa e al suo matrimonio. Ma non poteva. Era un regalo troppo prezioso, una prova tangibile del loro legame speciale.
Per il resto della giornata, Luca non riuscì a concentrarsi sul lavoro. La sua mente continuava a tornare alla foto, alle curve morbide del seno di Lisa, all’espressione timida e insieme maliziosa sul suo viso.
“Come farò a guardarla negli occhi dopo questo? Come farò a trattenermi dal saltarle addosso e fare tutte le cose indecenti che ho in mente? Dio, mi sta facendo impazzire…”
Quando finalmente la giornata volse al termine, Luca si avviò verso l’ufficio di Lisa con il cuore in gola. Bussò alla porta ed entrò, trovandola seduta alla scrivania con un’espressione ansiosa.
“Ehi…”, mormorò lui, chiudendo la porta alle sue spalle. “Volevo parlarti della… della foto.”
Lisa arrossì di nuovo, ma sostenne il suo sguardo. “Ti è piaciuta?”, chiese con un filo di voce.
Luca si avvicinò a lei, fino a sfiorarla. “Mi è piaciuta così tanto che ho paura di quello che potrei fare”, confessò con voce roca. “Lisa, sei… sei la perfezione fatta donna. Il tuo seno è un’opera d’arte. Vorrei solo poter…”
Si interruppe bruscamente, stringendo i pugni. Non poteva dirle quello che avrebbe voluto farle, non senza superare un punto di non ritorno.
Lisa gli prese il viso tra le mani, fissandolo con occhi pieni di desiderio e tormento. “Lo so”, sussurrò. “Lo vorrei anch’io. Ma non possiamo. Non dobbiamo.”
Rimasero così per un lungo momento, fronte contro fronte, respirando affannosamente. Poi Luca si staccò da lei con uno sforzo immenso.
“Grazie per il regalo”, mormorò rauco. “Lo custodirò come il mio bene più prezioso.”
E con queste parole se ne andò, lasciando Lisa sola con il cuore in subbuglio e il corpo in fiamme.
“L’ho fatto davvero. Gli ho dato una mia foto nuda. E lui l’ha adorata. Dio, quanto lo desidero… Ma so che non possiamo cedere. Non senza distruggere tutto.”
La foto era solo l’inizio. Lisa lo sapeva. Aveva scatenato qualcosa di potente e incontrollabile tra loro. Qualcosa che li avrebbe portati sull’orlo del baratro.
Ma in quel momento non le importava. Tutto ciò che contava era il fuoco che Luca aveva acceso nel suo corpo e nella sua anima. Un fuoco che minacciava di consumarla da dentro.
[Immagine da www.freepik.com]
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