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gonna lunga

La gonna lunga

Lisa entrò nell’ufficio di Luca con passo leggero, il fruscio della sua lunga gonna a coprire il suono dei suoi passi. Lui alzò lo sguardo dal computer e per un lungo momento rimase a fissarla, incantato dalla sua grazia e bellezza.

Senza una parola, Lisa si sedette di fronte a lui, un sorriso misterioso sulle labbra. Luca si alzò lentamente e le si avvicinò, inginocchiandosi ai suoi piedi come un cavaliere davanti alla sua regina.

Con gesti reverenti, le sfilò le scarpe, posando le labbra su ogni centimetro di pelle che veniva rivelato. Lisa rabbrividì a quel contatto, il respiro che già iniziava a farsi più rapido.

Poi, sempre in silenzio, Luca scomparve sotto la gonna di Lisa, sollevandola come un sipario per accedere al tesoro nascosto che bramava da tanto tempo.

Lisa trattenne il fiato quando sentì le mani di Luca risalire lungo le sue gambe, accarezzando e adorando ogni curva, ogni avvallamento. Era come essere venerata da un devoto, come se il suo corpo fosse un tempio sacro.

“Oddio… Sta succedendo davvero. Dopo tutti questi anni, tutti questi desideri repressi… Finalmente mi sta toccando, mi sta adorando come ho sempre sognato. Mi sento così esposta, così vulnerabile… E così eccitata da impazzire.”

Quando le dita di Luca raggiunsero l’orlo dei suoi slip, Lisa capì istintivamente cosa voleva fare. Con un movimento fluido, sollevò appena i fianchi dalla sedia, permettendogli di sfilarle l’indumento con delicatezza.

Ora era completamente esposta a lui, nuda e aperta sotto il suo sguardo adorante. Anche se non poteva vederlo, nascosto com’era sotto la gonna, poteva percepire l’intensità del suo desiderio, la fame con cui fissava la sua intimità.

“È ancora più bella di quanto avessi immaginato. Perfetta, come un’opera d’arte. E il suo profumo… Dio, potrei annegare in questo profumo e morire felice. Non vedo l’ora di assaggiarla, di farla tremare di piacere…”

Con un sospiro tremante, Lisa aprì di più le gambe, un invito silenzioso ma inequivocabile. E Luca accettò con gioia, immergendosi in lei come un uomo assetato ad una fonte.

Il primo tocco della sua lingua la fece sussultare, un gemito soffocato che le sfuggì dalle labbra prima che potesse trattenerlo. Poi, mentre Luca iniziava a esplorarla con dedizione e abilità, Lisa si perse completamente nelle sensazioni travolgenti che le stava regalando.

Ondate di piacere sempre più intense la attraversavano, facendola fremere e contorcersi sulla sedia. Affondò le dita nei capelli di Luca, incoraggiandolo silenziosamente a continuare, a portarla sempre più in alto.

“Non ho mai provato niente di simile… È come se ogni terminazione nervosa del mio corpo fosse in fiamme, come se potessi esplodere da un momento all’altro. E voglio esplodere, voglio frantumarmi in mille pezzi tra le sue labbra…”

Sotto la gonna, Luca continuava la sua opera di adorazione, baciando, leccando, succhiando, guidando Lisa verso vette di piacere che non aveva mai nemmeno osato sognare. Fino a quando, con un grido strozzato, lei raggiunse finalmente il culmine, ondate di estasi che la travolgevano come uno tsunami.

Per lunghi istanti rimase lì, persa nei tremori dell’orgasmo, le dita ancora affondate tra i capelli di Luca, la testa reclinata all’indietro in totale abbandono.

Quando lui riemerse da sotto la gonna, il viso arrossato e gli occhi scintillanti di trionfo e desiderio, Lisa non ebbe bisogno di parole per esprimere ciò che provava. Lo attirò a sé e lo baciò con foga, assaporando se stessa sulle sue labbra.

Era un bacio di gratitudine, di promesse, di consapevolezza che il loro rapporto aveva appena superato un punto di non ritorno. Ora che avevano condiviso un’intimità così profonda, non c’era più tornare indietro.

Ma in quel momento, stretti l’uno all’altra in quell’abbraccio appassionato, a nessuno dei due importava delle conseguenze. Contava solo il battito all’unisono dei loro cuori, il calore dei loro corpi, la certezza di essere finalmente, completamente, l’uno dell’altra.

Il resto poteva aspettare. Ora c’erano solo loro due, il loro amore, il loro desiderio. E la promessa di un futuro in cui avrebbero potuto viverli fino in fondo, senza più barriere o restrizioni.

[Immagine da Freepik.com]

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